Le sessioni plenarie, riunitesi nei giorni 6-7 luglio, hanno stabilito le azioni da intraprendere nel 2012 finalizzate in primo luogo ad indurre all’approvazione, da parte dei governi dei paesi europei, della Risoluzione del 2009 (Risoluzione del Parlamento Europeo del 10 marzo 2009 sulla parità di trattamento e di accesso tra uomini e donne nelle arti dello spettacolo – 2008/2182 INI.) ed alla presentazione di rapporti dettagliati sulle attività del progetto ai parlamentari, ai ministeri, alle istituzioni culturali ed a tutti gli stakeholders.
Le attività pianificate per i prossimi mesi comprendono anche la continuazione del lavoro di ricerca e di aggiornamento di tutti gli elenchi delle compositrici e creatrici di musica europee per la pubblicazione dell’ “European Yearbook for women composers and creators of music” che sarà disponibile in formato cartaceo e in formato elettronico (e-book) e sarà distribuito a tutti gli stakeholders.
Patricia Adkins Chiti, Presidente della Fondazione Donne in Musica e Direttore Scientifico del Progetto WIMUST , nel suo discorso di apertura al meeting, ha evidenziato come “lo status delle compositrici europee contemporanee è costantemente in pericolo. In molti paesi, il numero delle compositrici donne e quello degli uomini è lo stesso, in altri la presenza femminile è addirittura superiore: tuttavia, solamente l’ 1 % della musica composta da donne (tradizionale, popolare, classica, contemporanea) viene programmata dalle istituzioni pubbliche e l’ 89 % delle istituzioni pubbliche culturali ed artistiche sono dirette da uomini” .
L’onorevole Silvia Costa, europarlamentare e relatrice del programma “Creative Europe” al Parlamento Europeo, ha espresso il suo pieno appoggio al progetto , sottolineando che “le donne compositrici e creatrici di musica debbono essere riconosciute e supportate ad ogni livello, dal momento che le industrie culturali sono di primaria importanza per lo sviluppo economico europeo tali da influenzare il PIL di ogni paese”.
Alcune azioni previste nel programma WIMUST per il 2012 e il 2013 sono rivolte in particolare alle orchestre, alle orchestre giovanili ed ai jazz festivals: sarà inviata a breve una petizione a tutti i Ministeri e ai Dipartimenti della Cultura nei paesi dell’Unione Europea, al Montenegro, alla Serbia, alla Turchia e ai singoli parlamentari in ciascun paese.