Come presentare una start up a Business Angels nel modo migliore
Nell’intervento del webinar del 10 giugno Lorenza Morandini spiega, con semplicità e chiarezza, come predisporre l’application di una startup innovativa che possa attrarre l’attenzione dei Business Angels.
Lorenza Morandini è Managing Director di Angels4Women, associazione che investe espressamente in startup innovative femminili con l'obiettivo di consentire all’imprenditoria femminile di avere un canale preferenziale.
Investire in startup è altamente rischioso. È dunque estremamente importante che le donne che si rivolgono alle Business Angels sappiano far capire perfettamente in che modo e perché il proprio business può creare valore.
Come Business Angels, - dice Lorenza Morandini - la prima cosa che facciamo è quella di offrire una consulenza gratuita per migliorare e creare un assetto di business più solido e importante.
Investire in startup non significa investire in una semplice impresa, ma in un'impresa altamente scalabile. Motivo per cui quando fate un application, non vi vengono dati finanziamenti a fondo perduto, ma dei fondi da cui ci si aspetta un ritorno di capitale.
Tipicamente le startup che fanno application a Business Angels escono da uno o più programmi di incubazione e accelerazione. Al termine del periodo di incubazione bisogna cavarsela da soli, perciò è necessario il supporto delle Business Angels che mettono a disposizione le proprie risorse, aiutando la startup innovativa a mantenere il proprio tasso di crescita.
Quali sono i vari step per compilare e inviare la candidatura della tua startup innovativa?
Prima di tutto per fare l’application e candidare la propria startup c’è una overview da fare, quindi una breve e chiara descrizione della startup, indicare il nome dell'imprenditrice e del team, la quantità di fondi che si richiedono, l’esistenza o meno di un prototipo o di un test di mercato, ecc.
Dopo l’overview, il passaggio successivo è il Pitch Deck che è obbligatorio e si raccomanda di non farlo superiore a 10 pagine.
Poi c'è l’executive summary. Tutti gli elementi sono obbligatori, nel senso che dovrete specificare cosa fate e in quale mercato, quindi: nomi e ruoli del Management Team, il mercato di riferimento, il problema che la startup andrebbe a risolvere all’interno di quel mercato, i prodotti o i servizi offerti, le strategie di marketing e di vendita, il business model, ecc.
E’ importante che le imprenditrici sappiano quali sono le milestones da raggiungere. Bisogna esporlo per iscritto con molta chiarezza, per convincere gli investitori che ci sono gli elementi per riuscire a realizzare la propria idea e mostrare come verranno spesi i fondi che si richiedono. È compilando l’application che ci si gioca la credibilità.
La testimonianza di Chiara Marconi e della sua Chitè
Chitè è un brand di intimo online, con la differenza che è il primo brand ad aver sviluppato una piattaforma di personalizzazione online che permette di creare intimo su misura a prezzi accessibili, ed è qui la nostra innovazione.
Vi spiego il mio Pitch e il suo processo di sviluppo
Il mio Pitch è scritto esclusivamente in inglese, perché lavoro molto con l’estero. Inizia con un disclaimer generale, poi viene riportata brevemente quella che è la value proposition, per cercare di far capire agli investitori il perchè dell’idea, cosa c’è dietro, i motivi per cui è stata fondata la startup. Dopodiché continuo il mio discorso spiegando qual è stata la scoperta che ci ha spinto ad analizzare il mercato dell'intimo. Dunque, partiamo dall'analisi di mercato, per poi identificare dei problemi, inquadrare delle soluzioni e da lì arrivare a quella che è la nostra value proposition: artigianalità, made in Italy, bellezza consapevole. Questi sono i nostri pillar portanti.
Come funziona il business model
Il business model è strutturato solitamente in tre parti: l’overview, quindi una panoramica di ciò che è e fa la startup, l’average price, ossia il prezzo medio dei vostri prodotti e il gross margin, il margine lordo che avete. Agli investitori interessa principalmente conoscere quest’ultimo, quindi le vostre marginalità, su qualunque cosa: un business è scalabile nel momento in cui ha una marginalità alta. Il punto fondamentale è che le marginalità devono essere in grado di sostenervi in questo percorso. Ad esempio, se siete una realtà online, sicuramente bisogna fare digital marketing; però, dovete rimanere dentro ai margini, non si può spendere per queste attività più di quella che è la marginalità del vostro prodotto o servizio, perché se così fosse vi muovereste in perdita.
Bisogna dare informazioni chiare e dettagliate all’interno del pitch
Ovviamente, partite dal presupposto che la maggior parte degli investitori con cui parlerete non conoscono il vostro mercato, quindi dovete fare tutto il possibile per dare informazioni e immagini chiare. Nel nostro caso, abbiamo specificato che il mercato dell’intimo è interessante perché è in crescita e perché è un mercato che negli ultimi 10 anni è cambiato drasticamente e sta aprendo un buco di mercato, quello dove poi ci siamo posizionati noi.
Quanto è importante conoscere la revenue performance?
Se volete essere delle founder dovete conoscere i vostri numeri alla perfezione, perchè le prime domande che vi faranno sono: “Quanti soldi spendi o prevedi di spendere al mese? Con i soldi che hai fino a dove puoi arrivare?”. Dopodiché inizieranno ovviamente a scendere nei dettagli e quindi a chiedervi della marginalità o, come nel mio caso, quanto può produrre un prodotto e quando conti di andare in breakeven, quindi di non essere più in perdita, ma arrivare in pari e poi iniziare ad essere profitable.
Il business plan di Chitè non l'ho scritto io, lo hanno scritto i miei soci che fanno consulenza strategica, perchè io non lo saprei scrivere, però lo so leggere alla perfezione e conosco tutti i miei numeri. Se non avete un business plan fatto bene e se non dimostrate di conoscere i vostri numeri, potete avere anche l'idea più bella e innovativa del mondo, ma nessuno vi supporterà.
P&L budget and forecast
Un’altra parte molto importante del pitch è quella riguardante il P&L (profit and loss).
Generalmente si deve dare un'idea del proprio profitto e delle perdite di tre anni, ma non avrete mai dei numeri precisi e per questo nessun business plan è credibile. Quello che conta è far capire come ragionate, far capire se è un business scalabile e se i numeri che avete inserito all'interno del vostro business plan hanno un senso logico.
Team Members
Gli investitori tengono conto di tre cose principalmente: l’idea, il team e il fatto che conosciate i vostri numeri. Più che l’idea però, conta moltissimo il team, perché si parte con un’idea ma poi nel corso del tempo ci si rende conto che magari non era proprio giusta e allora va modificata, quindi l’idea può essere rivista e questo non è assolutamente un problema. Ma la cosa fondamentale è avere delle persone veramente brave all’interno del proprio team e dimostrare, da un lato, quelli che sono i founder e l'esperienza che hanno, dall’altro quelli che sono i membri del team, considerati key people.
L’advisory board
L'ultima parte del pitch è l’advisory board. Questa è una cosa che vi invito a fare soprattutto se siete ancora in fase di test o di pre lancio o non avete ancora concluso il “go to market”. L'advisory board serve sostanzialmente ad avere qualcuno con cui parlare, ma anche a far vedere agli investitori che dietro c'è qualcuno. Ad esempio, per me Alain Prost, ex amministratore delegato di La Perla, è stato importantissimo, è venuto a parlare ad un pitch che ho fatto proprio con Angels4Women e avere un endorsement di una persona di questo calibro è stato fondamentale.
Non abbiate paura se trovate delle porte chiuse, dovete essere consapevoli che gli investitori sanno che la vostra startup può andare male, infatti devono avere in portafoglio come minimo 10 startup, perché una su dieci è quella che darà veramente il ritorno dell'investimento e il vostro obiettivo è ovviamente essere quell’uno su dieci.
Guarda i video:
Intervento di Lorenza Morandini
Testimonianza di Chiara Marconi
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Il prossimo 24 giugno puoi cogliere l'ultima opportunità per avere ancora dei preziosi consigli, su come presentarti di persona a Business Angels e Investors.
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