Anna Cogo introduce le Societa Benefit o Benefit Corporation
Qui di seguito il resoconto del webinar del 13 maggio sulle Società Benefit per le imprenditrici. Anna Cogo di NATIVA e Laura Gori di Way2Global hanno spiegato, con molta semplicità e concretezza, le potenzialità e i vantaggi delle Società Benefit.
Nel 2011, la Harvard Business Review ha definito le Benefit Corporation un nuovo paradigma di business, parlandone come il quarto settore dell'economia emergente e definendolo “il più avanzato standard di misura degli impatti economici ambientali e sociali per un'azienda”. Le Società Benefit, attraverso un processo di certificazione diventano B Corp. Nativa è una B corp, cioè a dire una società certificata, con l’obiettivo di avvicinare l'attività di business al raggiungimento dei valori previsti dalla certificazione.
I pilastri del modello Benefit Corporation
Le Benefit Corporation si fondano su due pilastri: l'aggiunta della denominazione Società Benefit, o SB, alla propria forma giuridica (Srl, SpA, ma anche snc, sns, etc.) e l'inserimento in Statuto dell'impatto sociale o ambientale che l'azienda si impegna a perseguire come beneficio comune.
Esiste una piattaforma gratuita a disposizione di chiunque voglia utilizzarla, per monitorare quanto vicino al nuovo modello risulti la propria impresa. Ci si può iscrivere rispondendo a poche domande. In base alla collocazione geografica e al tipo di attività, si genera il questionario adatto. Le risposte al questionario consentono di capire quanto l’azienda sia in un paradigma rigenerativo o quanto invece appartenga al vecchio modello che trae il massimo profitto, senza badare agli impatti ambientali e sociali.
Dal 2016 finalmente una legge per le Società Benefit
L'Italia è stata il primo Paese al mondo, dopo gli Stati Uniti ad avere una legge per le Società Benefit (2016). Prima d’allora l'unico scopo di una società era quello di distribuire utili agli azionisti e non era legale scrivere nello statuto quale impatto positivo intendesse avere la società che si stava fondando. Grazie a questa legge è ora possibile indicare all’interno dello statuto, come si apporta questo beneficio per la società e come si misura annualmente il proprio contributo.
Una visione d’insieme delle B Corp
Per darvi una visione d’insieme riguardo alle società B corp nel mondo, vediamo alcuni marchi famosi per dimostrare che non si tratta di una certificazione limitata ad un singolo settore, ad esempio: Toms produce calzature, The Body Shop cosmetici, Danone è attiva nell'ambito alimentare, the Guardian è un’azienda mediatica, ecc. Anche in Italia c'è una grande varietà, da società assicurative a società dell’'ambito alimentare, di cui 120 sono certificate B Corp, mentre oltre 600 sono Società Benefit. Tutte queste aziende, nonostante le diversità, hanno in comune l’obiettivo di dare, con il proprio business, un contributo all'avanzamento e al cambiamento positivo nella società.
La comunità B Corp è anche attivista!
Come comunità B Corp - dice Anna Cogo - ci definiamo anche attiviste, perché siamo aziende che promuovono il cambiamento nel mondo. Ci uniamo in campagne di comunicazione per dimostrare che c'è urgenza di cambiare. Ad esempio, quando l’anno scorso si parlava di pandemia, abbiamo realizzato la campagna Lock the Change. Avevamo però il timore che questa forte attenzione verso la situazione critica in corso, potesse mettere in secondo piano altre tematiche di fondamentale importanza, come il cambiamento climatico, il divario sociale o la parità di genere. Quindi, è giusto guardare alle sfide immediate, ma non ci si deve dimenticare delle problematiche che ci riserva il futuro.
Laura Gori, un’imprenditrice rigenerata
Mi piace definirmi un’imprenditrice rigenerata - afferma Laura Gori - ma soprattutto mi ritengo una paladina delle Benefit Corporation, aziende che decidono di andare oltre l’arido utilitarismo economico, mettendo la potenza del business al servizio del sociale, lavorando in interdipendenza
Il mio storytelling inizia dalla vecchia concezione d’impresa, dove l’unica finalità era massimizzare i profitti. La mia prima “creatura” è stata una micro impresa nell’ambito delle traduzioni, che con lacrime e sangue sono riuscita a guidare attraverso la rivoluzione del digitale e della globalizzazione, fino a ricevere un premio in Borsa Italiana per innovatività del modello di business e leadership di settore. Ma proprio all'apice di questi traguardi sono stata travolta da una tempesta perfetta, una congiuntura di fatti professionali e personali drammatici che tuttavia non mi hanno impedito di rinascere grazie alla scoperta del mondo di fascino delle benefit corporation. Tanto che nel 2017 ho deciso di mettere un punto fermo ai miei 30 anni di esperienza d'impresa tradizionale e di ricominciare da zero reinventandomi startupper alla guida della mia nuova Società Benefit.
Quali sono i vantaggi che derivano dall'essere una Società Benefit?
La conversione in Società Benefit mi ha regalato una sorta di mappa per integrare la sostenibilità nel business plan. È stato come sposare un framework più organico e sistematico, per trasformare la responsabilità sociale d'impresa in sostenibilità, misurando il bene comune e l'impatto aziendale con delle metriche e degli standard condivisi a livello internazionale.
Tutto questo ha contribuito a conferire un senso più alto e nobile al mio essere imprenditrice e alla mia intera esistenza.
Perché oggi è ancora più affascinante diventare una Società Benefit?
Oggi la sostenibilità finalmente è diventata mainstream a livello europeo, quindi, la diffusione del movimento Benefit registra una crescita esplosiva, che è sintomo di uno scatto evolutivo e di un cambio di paradigma verso uno sviluppo più sostenibile. Questo significa mettere la potenza del business al servizio del sociale, per restituire valore alle persone e ai territori.
Altri esempi di Società Benefit che AssoDonna ha intervistato: Lucia Dal Negro e Karin Friebel
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Se non ti è stato possibile partecipare al suddetto webinar, puoi cogliere l’opportunità di iscriverti agli altri webinar in programma. Il prossimo si terrà il 27 maggio e riguarderà scambi tra imprenditrici per ospitare o essere ospiti e condividere esperienze, con il contributo della Commissione Europea. Iscriviti subito. Le iscrizioni scadono mercoledì 26 alle ore 12:00.
Per iscriverti e altri dettagli clicca qui:
Startup Webinar per imprenditrici: Be a Woman Company