Curata da Massimo Bignardi, la mostra TRANSITI DELLA MEMORIA, inaugurata il 1 febbraio, propone un’ articolata sequenza di oltre venti fotografie, in bianco e nero, che Nicola Guarini dedica al "soggiorno" in Costa d’Amalfi, tra il 1923 e il 1934 di Maurits Corneils Escher, il grande artista olandese che molto ha lavorato sul tema della nostra costiera. Nell'opera di Nicola Guarini viene in particolare studiata ed elaborata la relazione tra elemento architettonico e natura fissato nella vasta produzione di xilografie e litografie che l’artista olandese ha dedicato, tra gli anni venti e quaranta, a questa terra.
«Diversamente da chi si muove nella prospettiva del d’après,Nicola Guarini ha invece scelto – scrive Massimo Bignardi nella bella presentazione della mostra Transiti della Memoria – senza l’intento di piegare verso un’antologia di frammenti di vedute, di porsi sempre al di qua della linea del paesaggio, pur mantenendo come sfondo il mare o, meglio, come punto di fuga delle sue interpretazioni escheriane, la tavola d’acqua (metafora del piano bidimensionale al quale si relaziona l’elaborazione grafica) sulla quale si specchiano il cielo e il paesaggio. Che sia stata una curiosità caratteriale a sollecitare questa sua esperienza nel seguire una certa traccia all’interno della razionale selezione compiuta da Escher, lo si intuisce dal percorso espositivo con il quale l’artista aveva ordinato sulle pareti della grande sala circolare della Torre vicereale di Cetara, la sequenza delle immagini fotografiche, tenendo cura anche di conservare il titolo originario dato da Escher. […] La sua necessità in questa ulteriore esperienza che si arricchisce di immagini al tempo non esposte è di mostrare i punti di contatto di coincidenze che si sono svelate tali, solo dopo che è stato sancito l’accordo tra il passato e il presente; concretamente tra il ricordo e la percezione. Insomma Guarini offre al suo ‘occhio’ la possibilità di vivere molteplici coincidenze: dapprima quando dal mirino dell’obiettivo, dunque già all’interno di una cornice privilegiata, osserva il caos dando ad esso un ordine, desumendone un’immagine che è quella viva nel suo ricordo-immagine, in pratica quello che dà accesso alla percezione».
Nicola Guarini, nato ad Avellino nel 1963, diplomato all’Istituto d’Arte di Avellino, è da venticinque anni docente di grafica e fotografia presso l’Istituto d’Arte di Salerno. Tra i più sensibili interpreti della fotografia contemporanea, attivi sul territorio campano, ha esposto in mostre collettive e personali. La sua attività espositiva inizia nel 2006, con il ciclo di quindici scatti dal titolo From here to eternity, alla Rosamilia Photogallery di Castel San Giorgio (Salerno).Si segnalano gli inviti (2003, 2005, 2007 e 2011), alla Biennale "Fotonoviembre", organizzata dal Centro de Fotografia di Isla de Tenerife (Spagna), rispettivamente con The secret garden, From here to eternity e Stay gold e Transiti della Memoria. Nell’ottobre 2008 espone a Salerno, con una personale dal titolo Capturing Cuba, presentata da Marco Alfano, riproposta nel maggio 2010 al Centro Culturale L’Approdo di Avellino. Del settembre 2009 è la personale alla Four Seasons Hotel’s Gallery di Tokyo, nell ’ambito della Festa Italianai in Giappone sotto il patrocinio del Ministero degli Esteri. Nell’agosto 2011, è presente alla Torre di Cetara (Salerno) con il lavoro Transiti della Memoria, curato da Massimo Bignardi, sotto il patrocinio del Comune di Cetara.
d'AYALA6 Deposito d'arte- via MarianoD'Ayala,6 , Napoli
Dal 1 al 15 febbraio 2013.Orario: dal lunedì al venerdì 9/13 e 16/19
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / www.nicolaguarini.com