Il destino nel nome: Luce, e tutta luminosa è stata la carriera di Angela Luce che, in una trionfale serata d’onore, evento voluto da tutta la città per festeggiare, al Teatro Mercadante, i suoi primi sessant’anni di carriera, è apparsa più che mai splendente avvolta nel lamé dorato e vestita soprattutto della sua ancora fulgida bellezza.
Ad assistere al concerto, organizzato dalla sua biografa e addetta stampa Giovanna Castellano, con la collaborazione ed alla presenza dell’assessora alla Cultura Antonella Di Nocera, un parterre di amici, e che amici!: da Mastelloni a Simioli, Marina Confalone e Annamaria Ackermann, Lucia Cassini e Giacomo Rizzo, Maurizio Elettrico e Ciro Cacciola, Ermanno Corsie, Luigi Necco, Strabioli e Cristiano Malgioglio venuto da Roma per abbracciarla sul palco. Ed ancora tante altre presenze e tanti i messaggi prestigiosi che, insieme con gli incessanti applausi del pubblico in un teatro tutto esaurito,, hanno scaldato le mani gelate per l'emozione ed il cuore di questa formidabile donna di spettacolo che, a 74 anni orgogliosamente dichiarati , conserva una magnifica presenza scenica ed una voce che la maturità non ha sfocato, ma arricchito con l’esperienza.
Angela si è esibita senza risparmiarsi in un ricco programma di brani della tradizione napoletana notori ed amatissimi, accompagnata al piano da Rino Tafuro ed al sax da un eccezionale Marco Zurzolo in gran vena. Trai suoi cavalli di battaglia la Bambenella vivianea, che l’archivio storico della canzone partenopea cita al top in ben 2 sue esecuzioni, e Ipocrisia; ma sorprendenti sono stata l’esecuzione in francese de La vie en rose e l’originale versione di Malafemmena. E, non senza orgoglio, si è concessa il lusso, a conclusione della serata, di un’interpretazione a cappella di O’sole mio.
Attrice teatrale esordiente, a soli 17 anni, con Edoardo che la prese senza bisogno di provino, ha lavorato con i grandissimi quali Visconti, e Patroni Griffi, ma tanto anche nel cinema, ben 80 film, chiamata da De Filippo, Totò, Pasolini. Avati e Martone e gratificata da tanti premi e riconoscimenti. E le, la napoletana verace con la quinta elementare, come racconta di sé , è anche autrice di un testo di poesie, edito da Guida nel 2008, “ Momenti di Luce” dal quale ha tratto alcuni brani offerti al pubblico. Angela, vera ed ultima diva dell’ intramontabile ed internazionale canzone napoletana, ha cantato nel suo stile con con gli occhi e con la voce, come diceva di lei Edoardo, per la gioia di quanti la amano, praticamente tutti (napoletani e non solo).