“La Scienza e noi” parte dal mare. Coltivare il mare per salvarlo
Incontri con la Scienza 2018 al Piccolo Teatro Eliseo di Roma. Viviana Kasam intervista brillantemente scienziati affermati, nazionali e internazionali che, con grandi capacità divulgative, rendono accessibili contenuti scientifici a chiunque abbia voglia di appassionarsi e apprendere, anche se di scienza ne sa ben poco. Le conferenze sono aperte a tutti e gratuite.
Il primo incontro, tenutosi il 5 febbraio 2018, ha riguardato “Mare Mostro”. Si, avete capito bene, proprio mare mostro. Di questo mare ha parlato Rosalba Giugni, Fondatrice di Marevivo che, da oltre trent’anni, si batte per la salvezza del mare. Benché il grande impegno della sua associazione abbia sensibilizzato le Istituzioni, ottenendo qualche successo, il mondo continua a essere sordo e Mare nostro è diventato Mare Mostro.
L’invasione della plastica, il surriscaldamento dovuto al cambiamento climatico, la sordità degli Stati, delle imprese e dei cittadini stanno sconvolgendo l’ecosistema marino, danneggiando persino i nostri amati delfini. Coltivare il mare vuol dire rispettarlo e valorizzarlo, per assicurarsi che continui ad offrirci ‘servizi eco-sistemici’. Anziché rimanere a guardare, Marevivo ci dà un utile tutorial per sensibilizzare al rispetto del mare EmergenSea e alcuni suggerimenti.
Sbarramenti nei fiumi, governance, più istruzione e più ricerca
La plastica arriva dai fiumi in quanto tutto viene scaricato lì. Persino alcuni prodotti cosmetici e tessuti nel lavaggio emettono particelle di plastica, che vengono immesse prima nelle acque dei fiumi e poi e nel mare. Pertanto è prioritario creare sbarramenti nei fiumi, istituire una governance per il mare, che dia a tutti delle direttive chiare e non frammentate, che tuttora manca. Il mare è un bene comune e se il bene comune non ha una governance va in rovina.
Per questo sono necessari più educazione al rispetto del mare nelle scuole e più investimenti nella ricerca. Non tutta la plastica è riciclata. La plastica attuale impiega dai 300 ai 500 anni per scomparire e degrada non solo la vita dell’ambiente marino e dei pesci, ma anche la nostra stessa salute, poiché di pesci noi ci nutriamo. Pertanto si rende sempre più necessario mirare a uno sviluppo sostenibile, il che apre anche nuovi spazi all’occupazione.
Plastiche biodegradabili e crescita blu
Oggi si parla di plastiche biodegradabili, e ne abbiamo già qualche esempio, di Tecnologie Blu, cioè di tutte quelle tecnologie innovative che consentono risparmio energetico e soluzioni per economie idriche più efficienti e l’Europa mette in atto strategie di Crescita blu
“La crescita blu è la strategia a lungo termine per assicurare una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo. La strategia riconosce che i mari e gli oceani rappresentano un motore per l'economia europea, con enormi potenzialità per l'innovazione e la crescita e rappresenta il contributo della politica marittima al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La cosiddetta "economia blu" impiega 5,4 milioni di persone e genera un valore aggiunto lordo di quasi 500 miliardi di euro l’anno, ma alcuni settori presentano ulteriori margini di crescita”.
Gli incontri “La Scienza e noi” sono organizzati da BrainCircle Italia (Vedi date e dettagli del programma 2018).
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, ma è necessario prenotarsi.
Ecco il link alla prenotazione del Teatro Eliseo e le date degli incontri "La Scienza e noi"