10.000 Navigator in attesa di assunzione in tutta Italia
10.000 Navigator, donne e uomini, dovranno essere assunti al più presto per mettere in moto il reddito di cittadinanza. I primi 6.000 dovrebbero essere assunti tra marzo e aprile, ma il bando non è ancora uscito e la confusione di competenze tra Stato e Regioni potrebbe generare ulteriori ritardi.
Un lavoro a tempo determinato che dovrebbe durare due anni, se tutto va bene. Pertanto, nuove figure professionali si, ma temporanee. Tuttavia, le donne che attualmente sono senza lavoro potrebbero tentare di fare quest'esperienza visto che le assunzioni di donne e uomini, dovrebbero avvenire in pari misura.
Nell’ottica della realizzazione del reddito di cittadinanza, voluto fortemente dall’attuale Governo, una nuova figura professionale è di sicuro quella del navigator. Ma chi è il navigator? Quali requisiti deve possedere? Cosa deve fare? Come e dove di forma? Quanto guadagna? In quale regione d’Italia risultano maggiormente richiesti? Sarà rispettata la parità di genere nelle assunzioni? Conviene fare il navigator? In questo articolo, cercheremo di darvi delle risposte.
Chi è il navigator? Una nuova figura professionale tutta da sperimentare
In pratica il Navigator è un tutor che avrà il compito di seguire le persone che usufruiscono del reddito di cittadinanza, le quali, nell’attesa di trovare una valida offerta di lavoro, si impegnano a frequentare corsi di aggiornamento e di formazione, al fine di rendere più completo il proprio profilo. Al navigator, che affiancherà il beneficiario dell’aiuto economico, toccherà il compito di indirizzarlo verso la strada giusta.
Parafrasando le parole del vicepremier, il navigator raggiungerà chi beneficia del reddito di cittadinanza, dovunque egli sia. Il suo compito sarà quello di fargli capire che se desidera usufruire del sostegno economico, diventa essenziale fare ciò che gli viene detto. Naturalmente, da lui, il tutor.
Quali requisiti deve possedere la candidata o il candidato Navigator?
Il candidato navigator dovrà presentare in primo luogo il suo curriculum all’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro). Nel processo di selezione verranno considerati i titoli come: la laurea magistrale in Scienze Politiche, Scienze della Formazione, Giurisprudenza, Psicologia ed Economia. Almeno 4 anni di esperienza, nel ramo della consulenza del lavoro, saranno particolarmente graditi e propedeutici per la chiamata a colloquio. Il voto di laurea potrebbe avere una certa importanza nell’ottica del punteggio. Tuttavia, su questo aspetto c’è ancora qualche discussione, visto che alcuni tecnici preferirebbero far partire i vari candidati da uguale livello. Le selezioni verranno effettuate a Roma e le prove verranno spalmate in più giorni, visto che ci si aspetta come minimo 100.000 candidature.
Non vi sono limiti di età. I candidati dovranno rispondere a 100 domande a risposta multipla: argomento principale sarà il funzionamento del reddito di cittadinanza. Non mancheranno quesiti di logica. Durante la fase di selezione, al candidato verranno richieste specifiche competenze in materia di regolamentazioni che disciplinano gli incentivi e gli aiuti economici, oltre a conoscenze di natura giuridica, volte a semplificare il processo di incontro tra la domanda (i beneficiari del sussidio) e l’offerta (le imprese).
Come si diventa navigator. Dove ci si forma?
Il periodo di formazione avverrà direttamente sul campo. Se ne occuperà l’Anpal. La durata sarà tra i 6 e gli 8 mesi. A fronte di un inizio nel maggio del 2019, la fine del periodo di formazione dovrebbe avvenire nel dicembre del 2019. I navigator saranno assunti direttamente nei Centri per l’impiego.
Cosa deve fare il navigator?
Oltre ad indirizzare l’assistito, compito prioritario del navigator è quello di agevolarne l’assunzione e garantire a chi usufruisce dell’aiuto economico una prospettiva lavorativa. E’ solo con l’assunzione che risulterà possibile interrompere l’erogazione del reddito di cittadinanza. Quindi, accompagnare la persona che gli viene affidata nei centri per l’impiego o spronarla a frequentare corsi di formazione rientrerà tra i compiti del tutor. Lo stesso dicasi per la selezione delle tre offerte di lavoro. L’assistito ha la possibilità di rifiutare sino a due offerte di lavoro, perché magari può reputarle non in linea con il suo profilo. Dopodiché al terzo rifiuto, cadrà il diritto di usufruire del sussidio. Sempre in riferimento a cosa deve fare il navigator, un suo ulteriore compito consisterà nello stilare una scheda dettagliata relativa ad ogni soggetto che sta beneficiando del reddito di cittadinanza, monitorandone il comportamento, in modo da far capire, a chi lavora nel Ministero del Lavoro, se gli impegni vengono rispettati oppure no.
In quali regioni d’Italia la nuova figura professionale del navigator risulta più richiesta?
Toccherà alle Regioni, di fatto, esprimere il parere circa le assunzioni dei navigator, deputati ad accompagnare chi beneficerà del sussidio nella ricerca di una nuova occupazione. Per forza di cose, ci si aspetta una maggiore richiesta della figura del navigator nelle regioni del Sud Italia, dove la disoccupazione è più alta.
Quanto guadagna un navigator?
Sono stati stanziati solo 500 milioni in tre anni. La durata del loro contratto, a tempo determinato, sarà pari a due anni, periodo di prova necessario per stabilizzare questi lavoratori. L’intento dichiarato, almeno in linea teorica, è quello di assumerli in modo stabile. Posto che l’organizzazione funzioni e che il governo regga. Il reddito lordo annuo dovrebbe aggirarsi attorno ai 30.000 euro. Ciò vorrebbe dire che n navigator dovrebbe guadagnare come stipendio mensile tra i 1.700 e i 1.800 euro. Ci saranno poi bonus connessi ad ogni assunzione procurata.
Alle donne conviene fare il navigator?
La risposta corretta è come sempre in questi casi "dipende". Dipende da quali sono i reali obiettivi che l'aspirante tutor si propone e intende perseguire. Dipende da cosa cerca nella vita, se ha passione per un lavoro del genere. Di sicuro, il reddito di cittadinanza c’è nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea e potrebbe rivelarsi un’opportunità per facilitare l’assunzione di nuove persone, desiderose di lavorare, di rimettersi in gioco e di andare incontro a nuove sfide professionali. Se i Centri per l'impiego riusciranno a funzionare in maniera efficace, anche l'aspirante navigator potrebbe fare bene il suo compito ed esserne soddisfatta.