Lavori del futuro, nuove professioni e nuovi modelli organizzativi
I lavori del futuro implicheranno non solo nuove professioni, ma anche nuovi modelli organizzativi e di ricerca delle risorse umane. Chiunque abbia bene in mente la realtà del mondo d'oggi, non può non rendersi conto di come il modo di vivere sia in una continua e frenetica evoluzione e così anche il mondo del lavoro.
Secondo le previsioni di alcuni fra i principali centri studi in campo occupazionale dei Paesi industrializzati, come il Bureau of Labor statistics del Dipartimento americano del lavoro, i settori più all'avanguardia saranno senza alcun dubbio quelli a più elevato contenuto tecnologico. L’ innovazione tecnologica è infatti oggi solo agli inizi ed è corretto prevedere un futuro dove l'attività umana verrà affiancata e, in taluni casi, addirittura sostituita da soluzioni nate grazie all'avanzamento tecnologico.
Una evoluzione che, oltre ad automi e macchine industriali sempre più avanzate, vedrà la nascita di programmi e software che permetteranno sempre di più, grazie alle loro funzioni, di sostituire il lavoro delle persone. Mansioni d'ufficio, come quelle di contabili, analisti o traduttori potrebbero a breve essere soppiantate e sostituite da un programma immateriale.
Lavori del futuro, donne e innovazione tecnologica
L’innovazione tecnologica naturalmente dovrà vedere le donne come protagoniste, anche se adesso svolgono ancora un ruolo minoritario. L'indagine Donne e digital transformation: binomio vincente, condotta da Net Consulting Cube per conto di Ca Technologies, dimostra infatti come oggi siano ancora poche le donne che nelle strutture informatiche ricoprono i ruoli più innovativi. Si passa dal 15-25% tra gli esperti in Internet of things, cyber security, data protection e mobile application al 25% nelle Professioni dei Big Data tra cui big data engineer e i digital information officer. Ancora nessuna donna tra i data scientists nel campo dei data science, mentre la presenza femminile raggiunge il 50% delle risorse impiegate nel ruolo di esperti in metodologie agili, metodi di sviluppo del software per il quale si costituiscono team cross-funzionali e auto-organizzati con il coinvolgimento diretto del cliente, al fine di consegnargli il migliore software, il più adatto a lui e nel minor tempo possibile.
Un gap tecnologico che si dovrà colmare al più presto visto che quasi la totalità dei responsabili delle risorse umane è convinta di quanto la presenza di donne in questo settore sia fondamentale per creare prodotti più adatti e quindi più appetibili, commercialmente parlando, all'universo femminile. Dato il conseguente aumento degli affari e degli introiti, almeno nel settore high tech, ci auguriamo che siano le donne stesse a fare affari entrando maggiormente nel settore.
Lavori del futuro e sanità
Robotica e Intelligenza Artificiale sostituiranno l’uomo in molti campi, ma c’è un settore nel quale senza dubbio la tecnologia non potrà mai soppiantare la presenza dell'uomo, quello dell'assistenza alla persona.
Il progressivo invecchiamento della popolazione dei Paesi più industrializzati comporterà infatti una maggiore richiesta in questo ambito, che potrà essere soddisfatta solo da personale sempre più qualificato e pronto sia dal punto di vista nozionistico che empatico. Finché la ricerca scientifica sulla creazione di androidi non avrà raggiunto i livelli prospettati da film e sceneggiati televisivi della metà del Novecento, per fortuna la tecnologia non potrà privarci di tali posti di lavoro, anche se la Cina si sta attrezzando con i robot fisioterapisti.
Nel frattempo è previsto che il comparto della cura alla persona diventerà uno dei volani occupazionali maggiori da qui ai prossimi venti anni. Basti pensare che nella classifica dei cinquanta lavori più richiesti nel futuro degli Stati Uniti d'America è proprio l'infermiera: un lavoro tra i più tradizionali, che verrà affiancato da altre professioni nuove di zecca. Non così da noi, dove sono molte le infermiere disoccupate che non riescono a collocarsi negli ospedali, né hanno paghe adeguate come all’estero. In Brasile per esempio, un’ infermiera specializzata guadagna anche 4000 euro al mese.
Buone opportunità di lavoro invece ci saranno per i terapisti specializzati in nuovi trattamenti alternativi, e ancora meglio se le donne riusciranno a creare la propria struttura. Nasceranno anche nuove tipologie di medici come ad esempio il chirurgo specializzato nel riprodurre in laboratorio membra o tessuti, con moderne stampanti 3D, per ricostruire il corpo umano, o il medico esperto nella creazione di microimpianti di monitoraggio della salute o automedicazione dei malati. Se si pensa alla recente invenzione della pillola che, una volta ingerita, potrà comunicare al medico se le medicine sono state prese o no, dobbiamo ritenere che il futuro stia arrivando a grandi passi.
Di certo una branca della scienza che sta ora nascendo e che troverà sempre più spazio negli atenei e negli studi di ricerca, sarà quella delle biotecnologie, che, tra le altre cose, combineranno la genetica con lo sviluppo di nuovi medicinali e terapie cliniche. Le cure diventeranno sempre più personalizzate e ahimè, ad appannaggio dei ricchi. Le donne devono impegnarsi subito per non rimanere fuori da settori e professioni del futuro.
Lavori del futuro e green economy
Non solo la genetica verrà utilizzata per evoluzioni in ambito medico ma, senza dubbio, anche in moltissimi altri campi del sapere umano le tecnologie genetiche verranno sfruttate per migliorare diversi aspetti del vivere quotidiano. Così come alcuni lavori, finora visti come umili e denigranti, cambieranno completamente volto e natura. Vedremo agricoltori che diverranno degli esperti genetisti, con conoscenze sempre più approfondite anche in campo chimico. Non basterà più conoscere la terra, i cicli della natura e delle piante, gli animali e la gestione degli allevamenti. Sempre più importante sarà la conoscenza di tecniche da usare per migliorare i raccolti e produrre nutritivi a scopo terapeutico, oltre a quanto possibile senza intervento dell'uomo.
Pertanto quello dell'agricoltore non sarà più un lavoro solo per la campagna e le zone rurali. Nuovi modelli di sviluppo sostenibile mare e terra. Le città prevedono un ricorso sempre maggiore all'agricoltura idroponica ed alle coltivazioni verticali. L'agricoltore verticale, una nuova figura indicata tra quelle di prossima nascita da uno studio del governo britannico FastFuture, diverrà figura cardine e sempre più specializzata, indispensabile per gestire la necessità attuale, per ristabilire un genuino contatto tra l'uomo e la natura nei contesti metropolitani, mentre i trasporti automatici saranno una risorsa per una mobilità sostenibile contro l’inquinamento delle città. Un ruolo importante nello sviluppo sostenibile è rivestito anche dall'economia circolare con le sue nuove professioni.
Lavori del futuro, Internet e nuova economia
In un mondo sempre più globalizzato l’e-commerce e le vendite a livello globale continueranno la loro grande espansione. Una figura importante la ricopriranno gli esperti di commercio con l’estero. Manager specializzati nella gestione di import ed export diverranno figure cardine di aziende che vorranno aprire le loro porte al mondo.
Porte che troveranno sempre di più sulla rete il mercato ideale per comunicare e trovare nuovi clienti in ogni parte del mondo. Pertanto, per meglio gestire il lavoro sul web, dovranno nascere nuove figure specializzate.
Consulenti virtuali per andare a sopperire ad ogni esigenza: legale, medica, ma anche fiscale o di pianificazione di una strategia di marketing e assistenti virtuali prenderanno sempre più piede. Una sorta di segretaria o assistente personale sullo schermo che aiuterà le persone e i professionisti a gestire il proprio tempo ottimizzandolo al meglio, organizzando loro l'agenda giornaliera, leggendo le email ed altre attività di routine. In questo modo si potrà porre un freno ai “ladri del tempo” che invadono la nostra vita quotidiana, rendendola sempre più stressante.
Le professioni esistenti con spazi nel futuro sono le professioni digitali
Oltre alle professioni emergenti, saranno le professioni che richiedono competenze digitali, già esistenti, che continueranno a trovare spazi nei lavori del futuro. Saranno quei profili sempre più indispensabili alle aziende, per gestire la propria presenza sul web e l’interazione con le piattaforme social. Il web come opportunità di lavoro e riqualificazione professionale non è da sottovalutare. Scrivere per l'utente web, per esempio, ha varie sfaccettature professionali. Ci sono poi tante altre professioni che hanno a che fare con il web.
Ne citiamo per ora solo alcune come ad esempio: l’Esperto di web marketing, il Social Media Manager, ma soprattutto lo sviluppatore che le aziende sono disposte a retribuire con alti compensi. Si va dal web developer, la cui attività riguarda lo sviluppo delle piattaforme per il web, con linguaggi open source o a pagamento, all’app developer, che sviluppa app di vario tipo, (video giochi, realtà aumentata, etc) ai software developer che programmano software per le macchine dai più semplici ai più sofisticati. Tuttora richiesto e continuerà ad esserlo, il Seo specialist che si occupa del posizionamento sul web e assiste chiunque abbia bisogno di farsi trovare dai motori di ricerca. Non dimentichiamo il web designer che disegna il layout grafico di una piattaforma web.
Le specializzazioni, per esempio quelle legate alla green economy, come il green marketing o eco marketing, daranno valore aggiunto alle professioni digitali e amplieranno le opportunità di lavoro per le donne.
Ma saranno soprattutto le donne che imparano a programmare ad avere la grandissima opportunità di collocarsi subito ed essere ben pagate, mentre, per ora, sono presenti solo in minima parte. Alcuni programmatori di app dicono di non aver fatto scuole, ma di avere imparato dal web, tanti sono i tutorial in circolazione che aiutano.
In sostanza le donne, senza trascurare la cultura generale, dovranno orientarsi sempre di più verso lauree tecnico - scientifiche ed economiche, possedere competenze digitali, padronanza della lingua inglese ed essere aperte a flessibilità e mobilità.
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