Professioni emergenti: spazio alle donne nella green economy per uno sviluppo sostenibile
Green economy e rispetto per l'ambiente: il settore che riserva ampi spazi alle donne per la loro sensibilità e intuizione. Il tema della green economy è sempre più attuale e coinvolge appieno il mondo economico. Le industrie oggi devono adottare sistemi volti a salvaguardare la natura e la salute umana da ogni forma di inquinamento. In questo contesto si inserisce la green economy che, dando vita a nuove professioni, aiuta l’industria a individuare soluzioni innovative ed economiche volte a ridurre le emissioni di sostanze dannose per l'ambiente e far valere questa scelta agli occhi dei consumatori, adottando la cosiddetta Corporate Social Responsibility. Si tratta di un approccio improntato al successo dell'impresa.
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I dati della Green economy nelle imprese italiane
Secondo una ricerca svolta nei mesi scorsi da Demetra Opinioni, coordinata da Ketty Vaccaro del Censis, i cittadini italiani mettono la green economy tra i primi posti della classifica riguardante i settori trainanti per lo sviluppo economico. Seguono a breve distanza i settori agroalimentare e turistico. Questo dato è stato presentato alla due giorni dedicata agli Stati Generali della Green Economy svoltasi a novembre 2017 alla presenza di esperti, imprenditori ed esponenti del mondo politico italiano e internazionale. E’ da rilevare inoltre che il 42% delle imprese italiane rientra nella green economy. Ciò significa che l'Italia vanta un buon avanzamento nel rispetto dell’ambiente e che ben il 58% delle ditte offre spazio alle professioni emergenti del settore.
Nella Green economy ruoli alti riservati alle donne
A incoraggiare l'impiego delle donne nel settore della green economy è la Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile, con l'obiettivo di raggiungere attraverso lo sviluppo sostenibile un netto miglioramento dell'occupazione femminile. Questo elemento va messo a confronto con l'andamento del comparto in Italia: l'Isfol rivela con un proprio studio che il 57,8% delle donne impiegate nei lavori ''ecologici'' ricopre ruoli medio-alti, mentre gli uomini si fermano al 35,3%. La presenza femminile comincia ad rendersi più visibile all'interno delle imprese attive nell'economia verde, forse anche perché le donne sono più sensibili a tali tematiche.
Secondo le recenti statistiche nazionali, come confermano dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, le donne tendono ad essere più ecologiste rispetto agli uomini. Infatti, anche in ambito domestico, sono più orientate al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Un dato su tutti riguarda i trasporti: il 46% delle donne si reca al lavoro in automobile, mentre gli uomini che utilizzano la vettura sono il 57% del genere. Le ricerche nell'ambito dell'economia verde indicano come la presenza femminile sia indispensabile per la crescita economica. Gli esperti della Goldman Sachs hanno fatto alcune previsioni: con l'impiego delle donne in egual numero degli uomini, nell'eurozona il Pil aumenterebbe del 13%, mentre in Italia del 22%. Tali dati confermano quelli diffusi dall'Ocse.
In realtà, fin dal 2014, i numeri delle varie ricerche di settore indicano una forte presenza femminile alla guida delle imprese dell'economia verde, ma non ci sono invece molte dipendenti o consulenti donne. Sono proprio le istituzioni a incentivare l'occupazione delle donne nelle aziende che investono nelle nuove tecnologie e nell'ecologia, adottando quindi soluzioni che possano far crescere l'economia in modo sostenibile e soprattutto con profitto. Proporsi sul mercato significa, però, avere competenze specifiche e quindi essere formate. A puntare sulla green economy è anche l'Unione Europea, infatti la Commissione UE ha messo a punto il pacchetto occupazione mettendo tra gli obiettivi quello di incentivare il comparto ICT e quello appunto dell'economia verde. Questa iniziativa permette di sostenere lo sviluppo delle aziende che sono quindi maggiormente interessate ad assumere. Chi non vuole mettersi in proprio, può svolgere alcune professioni emergenti all'interno delle ditte del settore. Le attività che hanno scommesso in questo comparto hanno guadagnato in termini di innovazione, ricerca, design, qualità, bellezza e posti di lavoro da offrire. Vale la pena quindi iniziare dalla lista delle professioni emergenti.
Green economy e lavoro. Le Regioni delle opportunità
Per trovare occasioni d'impiego, nell'ambito della green economy, può essere maggiormente vantaggioso cercare lavoro nelle regioni più all'avanguardia, come l'Emilia Romagna e il Veneto. Infatti ci sono investimenti importanti e supporto alle aziende da parte delle amministrazioni regionali, che consentono così alle imprese di assumere. Si cercano ingegneri ambientali, specialmente esperti di energy management, nelle aziende che si occupano di energia, come quelle che producono e commercializzano pannelli fotovoltaici, impianti termici a basso impatto ambientale. Il 70% degli annunci di lavoro ora riguarda anche operai, agenti commerciali e addetti alle vendite, ma il marketing, spesso esternalizzato, è fondamentale per tutte le ditte, perché bisogna riuscire a comunicare missione e valori. In questo contesto è aperta la strada per l'eco-brand manager, una professione emergente focalizzata sulla responsabilità di sottolineare le caratteristiche green dell'azienda, così da aumentarne l'attrattività sul mercato.
Green economy, parità retributiva tra uomini e donne e opportunità per le over 50
A incentivare le aziende che assumono le donne ci sono ampi sgravi fiscali concessi dallo Stato, specialmente per le disoccupate e le over 50. In particolare, c’è un piano della Commissione Europea per favorire l'occupazione femminile e soprattutto per fare in modo che possa essere raggiunta la parità retributiva tra uomini e donne. Pertanto, chi desidera accedere a professioni emergenti legate alla green economy si trova in un momento favorevole, ma deve innanzitutto tenere presente il percorso formativo da intraprendere per poter avere un riscontro positivo. Le maggiori possibilità sono nell'area del marketing e della gestione delle risorse, per individuare soluzioni più idonee e innovative volte al rispetto dell'ambiente e del risparmio energetico.
Green economy e professioni emergenti eco-sostenibili
Tra i lavori del futuro, quelle descritte qui di seguito sono le due professioni emergenti del comparto green, non le uniche, ma le più redditizie in questo momento, proprio perché sono ambiti ricchi di opportunità. Si tratta principalmente di attività di consulenza, ma ci sono anche tante posizioni all'interno delle aziende stesse, perché sempre più imprese si stanno muovendo nella direzione dell'ecologia e del risparmio sui consumi. Il contesto della green economy e delle professioni emergenti nel settore è piuttosto interessante, sia perché l'Italia è alquanto all'avanguardia nel campo, sia perché necessitano più donne di quelle che sono occupate nel comparto.
Tra le professioni emergenti della green economy spicca lo specialista di eco-marketing, che lavora per far comprendere la nuova cultura del rispetto dell'ambiente. Si occupa di promuovere prodotti e servizi eco-sostenibili capaci di soddisfare le esigenze della clientela, senza che possano avere un impatto negativo sulla natura. Il green marketing permette di avere opportunità e settori di sviluppo enormi: dalla progettazione dei prodotti eco friendly all'utilizzo di materiali innovativi per il confezionamento, come ad esempio le plastiche biodegradabili. Grazie all'aumento della sensibilità verso l'ambiente, si può trovare facile riscontro proponendosi come specialisti di eco-marketing e riuscendo a raggiungere ottimi guadagni.
Green economy e ed eco marketing
Il brand manager, tra le professioni emergenti di punta, è un'attività di recente definizione. La specializzazione del brand manager è quella di definire la comunicazione basandosi sui valori e sugli obiettivi dell'azienda, puntando ovviamente sull'ecologia, nel caso dell'eco-marketing. Si deve suggerire all'impresa una strategia, per mettere a punto l'immagine e quindi provvedere alla comunicazione pubblica. Per svolgere la professione non esiste un vero proprio percorso, ma sono sicuramente richieste competenze in comunicazione oppure in economia, da conseguire attraverso l'università. Dopo la laurea si può intraprendere un master. Il guadagno varia dai 15 mila euro di chi è alle prime armi, ai circa 60 mila euro annui, per chi vanta un'esperienza di 10 anni. Ci sono però esperti del settore che incassano circa 150 mila euro annui.
Green economy e gestione e organizzazione delle risorse
Una delle professioni emergenti della green economy riguarda anche la gestione delle risorse, che ha l’obiettivo di aiutare l'impresa a diventare più verde e a migliorare la produzione, facendo attenzione ai materiali e ai consumi. In questo caso il percorso universitario si orienta sulla laurea di ingegneria ambientale, alla quale far seguire un master dedicato proprio alla gestione delle risorse aziendali, in relazione all'ecologia. Le competenze devono essere specifiche, perché si prendono decisioni sulla scelta dei materiali per il confezionamento dei prodotti, così come per le materie prime da usare e quindi per l'uso dei macchinari. Il guadagno, secondo dati dell'Ordine degli Ingegneri, si aggira tra i 1.700 e i 2 mila euro netti al mese, ma chiaramente, il compenso cresce in base all'esperienza sul campo e ai risultati conseguiti.
Green economy ed eventi eco-sostenibili
Un'altra professione in via di sviluppo nel settore della green economy è l'organizzazione di eventi a impatto zero. I professionisti operano con la massima attenzione alle emissioni di anidride carbonica causate dalle attività previste. Significa occuparsi dei rifiuti, cercando di riciclarli nella gran parte e di impiegare materiali e attrezzature a basso consumo, a partire dall'uso di fonti energetiche pulite e rinnovabili. L'impiego intelligente delle nuove tecnologie, inoltre, aiuta a raggiungere lo scopo. Ovviamente, il cliente ne avrebbe anche un risparmio economico, quindi si potrebbe ottenere facilmente l'interesse delle imprese, svolgendo una professione apprezzata e redditizia.
Tra le professioni emergenti della green economy, dunque, troviamo l'organizzazione di eventi eco-sostenibili. Anche in questo caso non c'è un vero e proprio percorso, nonostante occorrano conoscenze e pratica sul campo. Il miglior modo per iniziare è quello di verificare il possesso delle abilità organizzative e quindi di collaborare con agenzie operanti nel settore, come la famosa Lifegate, così da apprendere i segreti del mestiere e crearsi un pacchetto clienti. Con i manuali redatti dall'impresa si possono seguire i passi da compiere, soprattutto perché a differenza degli organizzatori di eventi tradizionali, bisogna puntare sugli aspetti ecologici, facendo in modo che tutti i dettagli rispettino l'ambiente, dall'uso dei materiali alle emissioni. Mediamente lo stipendio annuale si aggira sui 70 mila euro, ma va tenuto presente che è una professione emergente, molto richiesta e con poca concorrenza, quindi si possono raggiungere cifre più alte, anche in base ai clienti e alla quantità di lavoro.
Come vedi, la green economy ti offre occasioni di lavoro ad ampio raggio. Non perdere l'opportunità di entrare nel settore.
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