Etica ed economia circolare. I valori irrinunciabili di una giovane imprenditrice
Anna Fiscale é fondatrice e Presidente dell’impresa sociale QUID, che si occupa di recuperare le rimanenze di tessuti delle grandi aziende, per creare nuovi capi e collezioni con il proprio brand di moda etica Progetto Quid.
Si tratta di una cooperativa sociale che utilizza persone in condizioni di svantaggio, sia riconosciute dalla legge quali persone invalide, sia persone che escono dal carcere o che sono state soggette all’alcolismo.
La cooperativa sociale assume anche donne vittime di tratta e ragazzi richiedenti asilo, che tuttavia non sono legalmente riconosciuti come persone svantaggiate.
Anna Fiscale si è laureata in Economia e Commercio a Verona e in Management delle Relazioni Internazionali all’Università Bocconi e ha conseguito inoltre un Master a Parigi in Affari Internazionali al Sciences Po. Il Master principale sul Management delle risorse umane, lo ha seguito invece sulle ginocchia della mamma. Ricordate la favola del Pulcino nero? Anna l'ha fatta sua e ha imparato come trarre da ogni persona la bellezza nascosta.
Oggi ha 31 anni e una bambina di circa 2 anni.
L’azienda è stata fondata nel 2013. Nel 2016, quando ha partecipato come finalista al Forum Gamma Donna e il suo Premio che, come ogni anno, si tiene il 15 novembre a Milano, la sua azienda aveva già raggiunto circa un milione e mezzo di fatturato. Ad oggi il fatturato dell’azienda è più che raddoppiato.
Dalla partecipazione al Gamma Forum e il suo Premio, Anna afferma di avere avuto la grande opportunità di entrare in un network d’imprenditrici. Ciò le ha consentito, e le consente tuttora, la possibilità di un continuo confronto sui reciproci progetti. Da allora l'impresa ha fatto enormi passi avanti in termini di espansione e di fatturato.
Intervista ad Anna Fiscale, fondatrice di Progetto Quid
1. I valori dell’azienda sono chiari: etica ed economia circolare. Qual è invece il modello di business della sua Azienda sociale?
Il nostro modello di business è basato sulle entrate dei negozi monomarca e dello shop online, dove vendiamo le nostre collezioni.
Contiamo anche su 100 negozi multi-marca che acquistano le nostre collezioni per affiancarle alle proprie, come linee etiche, e abbiamo collaborazioni con Ikea, Calzedonia e Unilever che vendono le nostre linee e prodotti con doppio marchio.
2. Come avete risolto i problemi di funding? E'stato difficile reperire i finanziamenti necessari?
All’inizio siamo stati finanziati da Fondazioni private bancarie e poi abbiamo avuto un investimento dal Fondo di investimento sociale OPES. Abbiamo anche tentato un’espansione all’estero non molto strutturata e che non ha avuto molto successo. Di conseguenza per i prossimi passi di espansione all’estero avremo bisogno di nuovi finanziamenti per investire nella nuova produzione.
3.Come si è evoluta QUID nel tempo?
Siamo cresciuti molto velocemente e ora abbiamo 120 dipendenti 6 negozi monomarca oltre a 100 negozi multimarca.
4. Sembra che l’azienda metta in atto anche strategie di marketing molto efficaci. È così?
Si, abbiamo un team di 5 persone espressamente dedicate al marketing con a capo due mie esperte collaboratrici che mi affiancano nelle scelte più strategiche, Valeria che si occupa della parte sociale ed Alessandra che si dedica al brand e alla circolarità.
5. Quante ora al giorno lavora e come si organizza quale mamma imprenditrice?
Prima della nascita di mia figlia le ore non si contavano. Ora lavoro 9-10 ore al giorno, ma per stare vicino a lei mi assento mezza giornata alla settimana, oltre al weekend che dedico alla famiglia. Sono sposata con Daniele, un osteopata che è una persona molto comprensiva. Sotto quest’aspetto mi ritengo davvero fortunata.
6. Lei lavora insieme a Ludovico Mantoan, attualmente il vostro Amministratore Delegato. La differenza del punto di vista di genere è un apporto o una difficoltà nell’azienda?
Il contributo di Ludovico è fondamentale e si integra con il mio punto di vista sensibile e creativo, prettamente femminile. Ludovico ha quella concretezza maschile necessaria per affrontare l’aggressività del mercato.
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Puntare sull’economia circolare è senz'altro fattore di successo nelle imprese e nelle professioni. Anna Fiscale è un esempio straordinario di giovane imprenditrice che, coniugando etica ed economia circolare, ha creato un brand che ha saputo imporsi ed è riuscita a raggiungere oltre tre milioni di fatturato velocemente.
Anna con la sua Onlus incoraggia le donne a seguire i propri valori e conferma quanto, oggi più che mai, la responsabilità sociale sia fattore di successo.
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