Marica Branchesi astronoma e astrofisica, unica italiana inserita da Nature nella lista degli scienziati più autorevoli del 2017. Nature's 10 è la classifica che ogni anno la prestigiosa rivista scientifica dedica alle personalità di spicco nella scienza e nella ricerca.
ll merito di Marica Branchesi, astronoma e astrofisica, per essere nella classifica di Nature è dovuto soprattutto al ruolo avuto nella scoperta dell’onda gravitazionale che, nell’agosto scorso, è stata generata dalla fusione di due stelle di neutroni. Il fenomeno era stato previsto da Albert Einstein un secolo fa.
Ma il merito di Marica Branchesi è dovuto anche alle sue grandi capacità relazionali. E’ riuscita a mettere in comunicazione astronomi e fisici, un vasto gruppo di scienziati di varie università del mondo e a convincerli a lavorare insieme, mettendoli in contatto immediatamente ogni volta che rilevava al telescopio un’onda gravitazionale, in modo che tutti potessero puntare all’istante lo stesso angolo di cielo.
La comunità di ricercatori e scienziati internazionali, che ha messo insieme le proprie competenze e conoscenze, ha consentito di arrivare alla nascita della nuova “astronomia a molti messaggeri“, che fa uso sia dei tradizionali segnali di onde elettromagnetiche (fotoni), sia dei segnali di onde gravitazionali, per studiare in modo nuovo le sorgenti astrofisiche.
E’ stata Marica Branchesi a rappresentare l’Italia a Washington il 16 ottobre 2017, quando è stata annunciata la scoperta delle prime onde gravitazionali generate da due stelle di neutroni. Questa scoperta ha dato inizio a una nuova pagina dell’astronomia.
La scienziata che non ha voluto abbandonare l’Italia
Nelle interviste Marica Branchesi ha espresso il suo stupore, perché non si aspettava che la rivista scientifica inglese Nature la inserisse, come unica scienziata italiana, nella Top Ten internazionale dei dieci ricercatori più influenti del 2017. Le donne, come è noto, sono sempre modeste quando devono giudicare il proprio valore.
La giovane scienziata, di origine marchigiana, ha studiato astronomia a Bologna. Ora Marica Branchesiè professore associato del Gran Sasso Science Institute all’Aquila, lavora nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, collabora con l’Istituto Nazionale di Astrofisica ed è membro della collaborazione Virgo, il rivelatore europeo di onde gravitazionali che si trova in Italia, a Cascina (Pisa).
Ha studiato i buchi neri e i fenomeni più violenti dell’universo condividendo le ricerche con scienziati di varie università straniere. Infine, è arrivata a Caltech, il politecnico della California. Ma la cosa straordinaria è che nel 2013, per un progetto di ricerca Firb del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica di un milione di euro, destinato a giovani scienziati, ha lasciato la California per rientrare in Italia e coordinare un gruppo tutto suo di ricercatori delle Università di Pisa, Padova e Urbino.
Il suo attuale compito è di studiare gli eventi cosmici utilizzando le onde gravitazionali e le onde elettromagnetiche, le uniche usate finora per guardare il cielo nelle diverse lunghezze d’onda e ora la impegna il coordinamento di una comunità di ricercatori sempre più vasta che dal mondo segue lei dal Gran Sasso, da dove coordina la rete mondiale della neonata frontiera astrale.
In California, al Caltech ha incontrato suo marito. Un fisico tedesco che si occupa di onde gravitazionali. Vivono in Italia e hanno due bambini.
Perché mettere insieme astronomi e fisici è stato così importante
Marica Branchesi ha messo in relazione una comunità di astronomi e fisici, con punti di vista diversi, per cui è stato possibile integrare sia l’osservazione dei fisici su alcuni aspetti delle onde gravitazionali in seguito agli eventi più energetici dell'Universo, sia quella degli astronomi poiché, come nel caso di scontro tra due stelle di neutroni, molte altre informazioni sono ricavabili soltanto dalle osservazioni astronomiche. Marica Branchesi ha lavorato per incoraggiare fisici e astronomi a lavorare in gruppo convincendoli delle grandi potenzialità del lavoro comune.
La sensibilità e la capacità di Marica Branchesi di comprendere gli altri è stata essenziale, anche al momento della stesura del paper scientifico finale, in cui lei ha avuto cura di far sì che il contributo di ogni scienziato trovasse il giusto spazio nel documento, dando risalto ai risultati più significativi.
Dalla storia di successo di Marica Branchesi possiamo dedurre che, oltre alle alte competenze scientifiche necessarie, le doti tipiche della natura femminile, quali quelle di comprendere gli altri e saper costruire relazioni efficaci, sono di vitale importanza per cambiare il mondo. Marica ha cambiato il corso della scienza stimolando la nascita dell’Astronomia a molti messaggeri.
