Essere imprenditrice e madre è una sfida difficile, ma possibile. Perché rinunciarvi?
E' quanto ci suggerisce Nancy Aharpour Founder&CEO di DonnaJobs. Certo Nancy è una persona dalla mente straordinariamente veloce, capace di passare dall’astrofisica, alla programmazione di reti neurali, quindi alla programmazione web e infine a campi del tutto diversi come la naturopatia.
Nel 2018 ha creato DonnaJobs, con l’intento di aiutare le donne a rendere visibile la propria professionalità e le aziende a investire nei talenti femminili. Ne è nata una complessa piattaforma web, da lei stessa programmata.
In tutto questo si è anche sposata, con un Project Manager toscano e insieme hanno una bambina di 10 anni.Nancy sostiene che il loro armonioso rapporto di coppia si regge sul rispetto dell’autonomia reciproca nel lavoro, mentre collaborano entrambi attivamente nella vita familiare.
Intervista all'imprenditrice Nancy Aharpour Founder&CEO di DonnaJobs
1_Qual è stato il movente che l’ha spinta a creare DonnaJobs?
Il progetto Donna Jobs nasce per dare voce alle migliaia di donne come me che vogliono essere donne, madri, ma anche imprenditrici o semplicemente lavorare. Per noi non è facile perché la società ci impone o la maternità o la carriera lavorativa. Ma io mi sono detta: ma perché devo scegliere? Perché non posso averli entrambi?
2_Lei vive tra Canterbury e Firenze, in linea con una donna della modernità e ha fondato la sua società a Londra. E’ stato difficile fondare la sua srl in Inghilterra? In quanti giorni è riuscita a svolgere le pratiche necessarie e di quali professionalità ha avuto bisogno?
La burocrazia inglese è molto più snella di quella italiana, ma questo non vuol dire che abbia delle regole meno ferree da seguire, quindi mi sono avvalsa di una specialista nella gestione di aziende italo-britanniche, la Cesca Accounting, una società di consulenza attiva sia in Italia che nel Regno Unito, e con mia somma gioia in sole 72 ore DonnaJobs Ltd ha visto la luce.
3_Ha detto di avere affrontato personalmente i primi costi, sicuramente sostenibili visto che lei stessa ha programmato la piattaforma, ma ora, come pensa di finanziarsi?
Utilizzando lo stesso strumento che utilizza DonnaJobs: la rete e il supporto di tutti coloro che intendono contribuire a far decollare questo progetto. Ho creato una raccolta fondi su una delle piattaforme più famose di Crowdfunding GoFundMe e questo è il titolo del progetto: "DonnaJobs For Women”. Il crowdfunding poggia sul concetto di impegno collettivo, chiunque può contribuire al progetto anche con piccolissime donazioni, ogni aiuto è gradito, quindi spargete la voce perché “Unite siamo più forti che mai!”.
4_Qual è l’iter di sviluppo, quali sono gli obiettivi da raggiungere e qual è la sua Vision a tre anni?
Per ora siamo in fase beta e stiamo facendo conoscere il prodotto alla platea femminile che è il cuore pulsante del progetto: le donne che offrono la propria professionalità tramite il nostro portale. Stiamo divulgando video e altro materiale informativo tramite i maggiori social media e motori di ricerca. Sempre grazie ai social abbiamo creato gruppi di discussione al femminile dove illustriamo le grandi potenzialità di questo nuovo modo di lavorare divulgando il modello “Lavoro Femminile 3.0”.
Parallelamente il nostro team sta sviluppando il materiale pubblicitario che verrà presto rilasciato e che ha come target l’altro gruppo di utenti che utilizzano DonnaJobs ovvero le aziende, i professionisti e i privati che ingaggiano i talenti femminili presenti sulla piattaforma.
Allo stato attuale DonnaJobs opera in Italia e nel Regno Unito, ma entro la fine dei prossimi tre anni, l'obiettivo è quello di aprire i battenti in tutta Europa e nel resto del mondo. DonnaJobs è una piattaforma internazionale perché i talenti femminili non hanno barriere di alcun genere!
Io mi vedo come una mamma in carriera!
5_Lei ha creato una startup con l’intento di offrire opportunità di lavoro a donne che spesso hanno difficoltà nel reperire un lavoro con luoghi e tempi standard. Personalmente ha subito delle discriminazioni?
Eh, bella domanda e se si vedesse l’espressione del mio viso non sarebbero necessarie parole! Certo, perché esistono Donne che in una forma o in un'altra non le hanno subite? Avevo contratti da precaria che magicamente non sono stati rinnovati a seguito della mia maternità… Ma ovviamente non è questa la versione ufficiale! Dopo il primo momento di sconforto mi sono rimboccata le maniche e mi sono data da fare a “inventarmi” un lavoro, noi donne siamo creative e vediamo cose che altri non vedono. Mi sono creata un’altra professionalità ma poi la vita mi ha portato ancora altrove e allora il seme di DonnaJobs che tempo addietro era stato piantato, è sbocciato ed è germogliato. Qualcuno forse ha creduto di sotterrarmi, ma non sapeva che ha solo contribuito a far nascere DonnaJobs.
6_Nancy, lei è nata a Lucca, si è laureata a Firenze, ma ha un cognome che non sembra toscano. Ci toglie questa curiosità?
Mia madre è lucchese, ma mio padre no, come si evince bene dal mio cognome. Mio nonno paterno è di origine armene e mia nonna paterna è di origine russe. Galeotta fu Firenze e da quell’incontro “casuale” siamo nate io e mia sorella. I miei genitori dopo i primi anni di matrimonio vissuti all’estero sono tornati in Italia, a Lucca, e io ci sono rimasta fino all’inizio degli anni universitari tornando poi in quel di Firenze. I miei genitori si sono conosciuti in un famoso bar fiorentino, Gilli in Piazza della Repubblica e a me piace ogni tanto andare lì a prendere un caffè per rimembrare il loro incontro.
Bene, non ci resta che invitare tutte le persone che ci leggono, amiche e conoscenti che offrono le proprie professionalità e imprese che le cercano, a sperimentare la piattaforma DonnaJobs e farne, con il proprio contributo, un servizio sempre più utile a tutte le donne, per ora italiane e inglesi.
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