Per iniziare: perché scegliere di entrare nel mondo imprenditoriale?
Start up innovativa o impresa? Viviamo, oggi, in una realtà che si realizza inventandosi e, per questo, se vogliamo emergere dobbiamo inventarci a nostra volta. (Re)inventare noi stessi, inventare il nostro mondo, questo perché nella nostra epoca sembra che sia stato già detto tutto: al cinema tanti remake, molte più cover band che gruppi musicali autentici, tutti si somigliano tra loro. E allora cos'è che attira?
La differenza. La parola d'ordine diventa (o forse lo è sempre stata): innovazione. Il mondo delle imprese e delle startup è quel terreno nel quale viene piantato un semino chiamato idea e si spera che innaffiandolo (economicamente) cresca sempre più, fino a diventare la pianta più bella del nostro giardino, tanto da donarci dolci e frutti soddisfacenti.
Terreno che però, è attualmente ancora dominato dagli uomini, anche se le donne sono sempre più presenti e si stanno ritagliando sempre più il loro pezzo di terra fertile e sostanzioso.
Un mondo, quello delle imprese e delle startup che, se ben avviato e alimentato, può regalare tanto. Ma qual è la differenza tra le due vie appena citate?
Start up innovativa: nessun significato univoco
La novità improvvisa, legata all'arrivo delle startup, è segnalata dal fatto che il termine start up non presenta ancora in sé una specifica ed univoca definizione, globalmente accettata. Solitamente però, per startup si intende un'azienda o un'attività che nasce con lo scopo di crescere in fretta. Altri la definiscono un'organizzazione temporanea, altri ancora dicono che è un'attività di incerta crescita. Le varie definizioni, però, trovano accordo su un punto comune: essa, per funzionare, deve rappresentare una, seppur piccola, novità. Inoltre tale innovazione deve avere una crescita rapida e costante, con un modello di business scalabile.
Una startup nasce, solitamente, quando viene in mente un'idea brillante a una o più persone che tentano di realizzarla con passione. Di norma tali idee trovano dei fondi, o tentano di farlo, tramite il crowdfounding, oppure vengono finanziate da Venture Capitalist o Business Angel. Cosa rappresentano queste figure? Le specifiche saranno approfondite in un'altra sede, ma, in breve, il Venture Capital è una forma di investimento ad alto rischio, ossia investe nel capitale di un’ impresa considerata troppo a rischio per gli standard bancari.
I Venture Capitalist seppur investendo in un’impresa, differiscono dai Business Angel per l'ammontare economico dell’intervento, poiché mentre i primi agiscono con cifre anche superiori ai cinquecentomila euro, questi ultimi si fermano invece sotto tale soglia. L'Italia è un paese che si sta facendo largo in questo mondo, cercando di valorizzare startupper provenienti da ogni regione, che tuttavia, non trovando sempre sbocco, si rivolgono spesso a paesi attualmente più attivi nel settore, ossia USA, UK, e Israele.
Dunque, ricapitolando, una startup è un'organizzazione dalla natura non totalmente certa, che ha il compito di stravolgere ed innovare. Solitamente, infatti, essa è partorita da giovani menti che corrono all'impazzata alla ricerca di nuove idee, viaggiando molto con la fantasia, la quale, talvolta, viene premiata. Tuttavia bisogna tener presente che un'idea rivoluzionaria, senza un team competente e in grado di realizzarla efficacemente, non troverà credibilità presso alcun investitore. Una startup viene spesso associata al mondo delle tecnologie che è effettivamente il più attivo in questo senso, ma essa può concernere anche industria, beni di consumo e tanto altro.
La figura dell’imprenditrice
Quando si parla o si sente parlare di imprenditori, il nostro pensiero si rivolge a persone di successo, con un cospicuo introito economico, che ce l'hanno fatta in un mondo popolato da squali affamati. Rispetto alle startup, la figura dell'imprenditore ha un'origine storica, sicuramente accresciuta a partire dalla rivoluzione industriale, momento cardine per lo sviluppo di tantissime imprese.
In sostanza, come si puòben intuire, un imprenditore o un’ imprenditrice hanno un’ impresa da gestire. Pertanto, l’imprenditrice ha un'attività economica gestita e organizzata da se stessa. È quindi una figura che si impone sul mercato, rischiando il proprio capitale in qualcosa che dovrà avere successo per poter coprire i costi e avere dei profitti continui. L’imprenditrice si trova in un sistema capitalistico e dialoga tra consumatori e lavoratori, ma rimane in un mondo maschilista in cui deve sapersi orientare. Non solo deve rischiare per un profitto futuro, dove nulla è certo, ma deve far fronte ai numerosi stereotipi di genere, scommettendo nel suo progetto, che deve essere pianificato in maniera chirurgica. Nonostante questo sono sempre di più le imprenditrici di successo che creano startup, anche se ancora una minoranza.
Invece molte donne sono titolari di micro imprese. Impresa è un termine generico: si può trattare di una micro impresa, PMI, PMI innovativa. Ora sarebbe lungo qui fare precisazioni e parlando di impresa ci riferiamo a micro e piccola impresa.
La differenza tra questi due mondi è nei dettagli
La differenza tra il mondo delle imprese e il mondo delle startup è nei dettagli. Partiamo dal concetto che ogni startup è un'impresa, ma non tutte le imprese sono delle startup. Sei ancora più confusa eh! Beh il punto è che le imprese sono essenzialmente più libere perché non devono rispettare i requisiti di una startup innovativa. Tuttavia non sono caratterizzate nè dall'innovazione, nè dalla scalabilità. Spesso sono aziende locali, non sono aziende di capitali, sono previsti per loro minori incentivi finanziari, nè possono rivolgersi al venture capital o ai business angel. La differenza si può notare se si fanno dei paragoni mettendo a confronto per esempio Airbnb con un picolla pensione locale. Nella seconda non c'è la standardizzazione che deve esserci, per motivi economici, nelle prima. Ma la startup non è comunque una semplice impresa, è piuttosto l'esecuzione eccellente di un'idea di business innovativa e scalabile che interessa agli investitori. Nella creazione di una startup, stai veramente scommettendo su te stessa, partendo dal nulla nella speranza di arrivare un giorno, ai vertici del tuo campo.
La differenza principale, però, non è solo nello scopo ma anche, nel cuore. Una start up innovativa nasce con l'intento di strabiliare, di urlare al mondo una semplice idea che potrebbe cambiarlo. Un’ impresa, al contrario, nasce tendenzialmente per generare un profitto e sopravvivere nel tempo. La startup innovativa è tutta un’altra storia. Dopo che l'hai portata al successo la vendi, perchè sei una visionaria e te ne stai già inventanto un'altra!
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