Fondare una startup con dei co-founder, donne e uomini, è meglio che solo founder?
Fondare una startup o lavorare come freelance? Come vedi le domande da porsi sono più di una. Se ormai ci stai pensando da mesi e continui a essere indecisa, forse è il caso di leggere con attenzione quest’articolo.
Partiamo dal focus primario del nostro titolo: fondare una startup come unica founder o puntare ad avere al proprio fianco dei co-founder e magari essere Co-Founder & Ceo?
Secondo noi, la migliore soluzione è avere dei co-founder che possano sostenerti durante il viaggio imprenditoriale non solo economicamente, ma soprattutto in termini di competenze, di “peso decisionale” e supporto psicologico, visto che certamente ci saranno dei momenti di stress.
Perché è così importante non essere unica founder, ma avere dei co-founder che possano sostenerti. Normalmente quando fondiamo una startup, la prima cosa a cui pensiamo o di cui ci preoccupiamo, è dove trovare i soldi o come muoversi a livello burocratico, o come registrare un brevetto. Tutte cose importantissime, ma che di certo seguono le domande prioritarie.
La vera domanda che dovresti porti, quale imprenditrice, prima ancora di cercare capitali, è: Ho la capacità di gestire lo stress e soprattutto ho le competenze di gestione aziendale che servono per fondare una startup innovativa e portarla di successo? O meglio, dovresti chiederti: Cosa posso mettere a disposizione dell’impresa che voglio creare, in termini di competenze personali, professionali e di risorse finanziarie?
Perché bisogna essere realisti, nessuno può saper fare tutto. Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci sorregga, così come avviene nella vita quotidiana. Ciò che conta è capire cosa possediamo e di che cosa abbiamo bisogno.
I migliori co-founder per una Founder & Ceo
Una startup non è altro che una piccola azienda che ha bisogno di un ingranaggio ben oleato e composto dai migliori elementi possibili. Ogni startup è una startup a sé, deve essere una startup a sé, nel senso che si deve distinguere da tutte le altre. Naturalmente ci stiamo riferendo a una startup innovativa. Alla lettera startup significa avvio, pertanto possiamo parlare di startup per qualsiasi avvio di attività autonoma o imprenditoriale. Oggi, nell’accezione più comune, quando parliamo di startup, intendiamo startup innovative.
Cosa rende un co-founder di startup migliore di un altro? C’è una parola che serve a sintetizzare il tutto: ALCHIMIA.
E’ bene ricordarlo, perché se ci pensiamo bene, quando scegliamo una compagna/o, accade perché c’è un’alchimia che non abbiamo con tutti. Stesso discorso per la migliore amica o amico.
Le persone che fanno parte della nostra vita sono quelle che abbiamo scelte in quanto, in un modo o nell’altro, completano una parte di noi, perché molto spesso hanno i nostri stessi interessi e valori. Ecco che i migliori co-founder sono quelli che condividono con noi i medesimi valori, la stessa filosofia del lavoro, la stesse ambizioni di crescita e di profitto. Tutto questo genera quell’alchimia che lega e rafforza i rapporti.
Co-founder come alter-ego della founder e come parti di un ingranaggio
I co-founder, donne o maschi che siano, è ovvio, dovrebbero condividere la visione della startup, perché se così non fosse, a lungo andare abbandonerebbero la barca per problemi incompatibilità di vision, obiettivi, investimenti e profitti.
Perché, diciamolo subito, i primi anni di attività non saranno facili e probabilmente non ci saranno guadagni e questo può generare nervosismi e abbandoni. Tuttavia le startup, e in particolare le startup digitali, sono a crescita rapida e se l’idea è veramente dirompente potrebbe esplodere nel giro di uno o due anni dall’avvio.
Certo non si costruiscono in un giorno: bagaglio prezioso di esperienza, brand reputation elevata, awareness del brand sempre più prestigiosa. I co-founder, che siano uomini e donne, devono pertanto essere parte integrante dell’ingranaggio della startup, tutti con ruoli e competenze di primo piano, in modo da poter supportare la Ceo&Co-founder il più possibile e in tutte le fasi. Se, per esempio, una Founder non può presenziare a una riunione importante con gli investitori, sarà una delle co-founder ad andare, pronta a perorare gli interessi della startup.
Perché una donna solo Founder in una startup sarebbe poco auspicabile
Certamente è difficile che tutte le esperienze, le competenze e le risorse necessarie possano essere racchiuse in una sola persona. L’idea potrebbe essere eccellente, ma l'inesperienza o l’incompetenza tecnica potrebbero giocare un brutto tiro.
Poniamo che io sia una donna laureata in marketing e decida di diventare founder di una startup. E’ alquanto improbabile che io abbia anche le capacità tecniche di uno sviluppatore, o magari l’empatia comunicativa che serve per trovare Business Angels o investitori di vario tipo.
Pensare di riuscire a fare tutto da sola potrebbe giocare brutti scherzi in un momento di stress o d’indecisione e potrebbe saltare, ad esempio, un’ottima opportunità d’investimento. In particolare, le donne, che hanno il privilegio della maternità, cui non vogliono rinunciare, dovrebbero pensare a come possa essere più confortevole avere nella squadra co-founder donne, pronte a capire la situazione e a dare eventuale supporto.
L’unione fa la forza, è vero, non è un luogo comune. Certo trovare dei soci non è facile, gestirli nemmeno, ma le donne hanno delle doti naturali di empatia che consentono loro di capire abbastanza le persone su cui puntare. Le startup delle donne oggi hanno sempre più successo e vediamo che aumentano di giorno in giorno.
Co-founder come estensione della Vision della startup
E’ importantissimo che le co-founder siano sempre mentalmente unite, che respirino la startup di cui fanno parte dentro e fuori gli uffici. Spesso le co-founder si frequentano anche al di fuori del lavoro, vivono tra di loro, più di quanto esse non facciano con familiari e amici. Il perché è presto detto: l’alchimia unisce e spinge a condividere tutto, gioie e dolori.
Per gli uomini, uno dei parametri principali di valutazione è il denaro. Per le donne non è sempre così. Una volta non lo era affatto. Pensiamo al secolo scorso. Una donna che avesse voluto guadagnare era vista di malocchio, troppo ambiziosa e mascolina, troppo indipendente. Oggi le donne hanno capito l’importanza del denaro e sanno che un’impresa deve fare profitto, ma in genere accompagnano l’impresa anche a valori sociali ed etici.
Le co-founder devono essere amiche o persone accomunate dal lavoro?
Questa scelta non è facile. A volte, se si è molto amiche, non si fanno patti chiari e questo in genere nuoce nei rapporti di lavoro. Pertanto al momento dei patti, bisogna dimenticare di essere amiche, proprio in virtù della durata dii un'amicizia, in affari è necessario stabilire patti chiari. Come dice il saggio proverbio “Patti chiari amicizia lunga” ..e metteteli per iscritto.
.
In sintesi i nostri suggerimenti per le donne founder di startup
- Fondare Startup solo founder è sconsigliabile
- Trovare co-founder con medesima visione è importante
- Trovare-co founder esperti in settori diversi è essenziale
- Scegliere solo co-founder che possano contribuire con pari apporti è consigliabile
- Fare patti chiari e scritti con chiunque
....................................................
L’articolo ti è piaciuto? Condividilo. Sei attratta da autonomia e indipendenza economica? Presto prenderà il via il percorso Come mettersi in proprio e cambiare vita per realizzare un sogno.
Per essere informata tra le prime sulla data di apertura del percorso, iscriviti alla newsletter Assodonna/StartupDlab