Consigli e link utili per non perdere i bandi pubblici per le imprese femminili
Ci sono belle notizie: l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha prorogato il termine per beneficiare dei finanziamenti stanziati per l’imprenditoria femminile. L’obiettivo del “Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese femminili”, sottoscritto nel 2014 e giunto al suo secondo rinnovo, è quanto mai chiaro: si vogliono agevolare le donne imprenditrici e le libere professioniste, facilitando l’accesso a forme di finanziamento messe a disposizione da istituti di credito e banche, da nord a sud dello Stivale.
Il fondo finanziario del Protocollo segue tre direttrici:
- eroga finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione (programma denominato “Investiamo nelle donne”);
- eroga finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l’avvio della libera professione (“Donne in start-up”);
- eroga finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle piccole e medie imprese e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà (“Donne in ripresa”).
Valuta con molta attenzione i termini generali e le scadenze bandi
Le donne fanno sempre più impresa, la crescita delle startup femminili è costante e sono in molte ad avere bisogno di fondi. Ma come destreggiarsi nel vasto panorama dei bandi per accedere ai finanziamenti? Partiamo dal principio: che cos’è un bando? Si tratta di un documento a evidenza pubblica che invita determinate persone, organizzazioni, associazioni o aggregazioni a presentare progetti e proposte al fine di ricevere somme di denaro da poter utilizzare per precisi scopi. L’ente erogatore del fondo economico definisce quelle che sono le modalità di accesso, quali la scadenza, i beneficiari, le attività ammissibili, i vincoli, le modalità di presentazione e tutte le clausole per potervi accedere. Il primo elemento a cui far attenzione è la scadenza: si può trattare di un termine fisso (ad esempio 19 Febbraio 2020) oppure un termine a partire dal quale si deve calcolare la data ultima (ad esempio entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale). Si può trattare altresì di un bando aperto quando l’ente finanziatore accetta le candidature in qualsiasi momento dell’anno e valuta i progetti ricevuti ogni volta che si riunisce la commissione di valutazione e/o fino a esaurimento del budget.
I documenti per bando: dai beneficiari alle azioni ammissibili
Quali sono i soggetti ammissibili ad un bando di finanziamento? Prima di candidarsi è fondamentale verificare di essere in possesso dei requisiti richiesti, quali ad esempio la forma giuridica, la natura dell’ente, l’iscrizione a registri, possedere eventuali accreditamenti, anni di attività, finalità statutarie, settore di intervento, struttura dell’organizzazione e collocazione territoriale.
Come scrivere un progetto di lavoro per ottenere un finanziamento
I candidati e aspiranti beneficiari del finanziamento dovranno, chiaramente, presentare un progetto le cui finalità e linee guida corrispondano a quanto enunciato nel bando. Nello specifico il progetto che si andrà a presentare dovrà rispettare le attività ammissibili enunciate nel documento, tenendo conto di eventuali limiti percentuali finanziabili: non sempre, infatti, le somme stanziate sono al 100% e si tratta di finanziamenti a fondo perduto.
Molto importante in questo senso il carattere di innovatività del progetto: se si fa uso di tecnologie particolari, brevetti registrati, intelligenza artificiale o in generale di applicazioni innovative anche in settori consolidati (ad. es progetti di agritech o foodtech, clean technologies, digital communications, etc…) si potrà avere una corsia preferenziale.
Imprenditoria femminile: vincoli e presentazione bando
Anche per i bandi dedicati specificamente all’imprenditoria femminile, i vincoli da valutare sono di tre tipologie: economici, temporali e territoriali. Si parla di vincolo economico quando si analizza il budget a disposizione del bando e il relativo ammontare del contributo minimo e/o massimo erogabile. Il vincolo temporale, invece, regola la scadenza ma anche i termini entro cui il progetto deve iniziare e finire, determinando di fatto la durata minima e massima del progetto candidato al finanziamento. Non meno importante il vincolo territoriale, che regola l’accettazione delle candidature secondo una specifica provenienza (ad esempio provinciale, regionale, nazionale oppure europea). Anche la presentazione della candidatura è regolata da normative specificate nel bando: la propria domanda può essere soggetta ad un invio elettronico come e-mail ordinaria o certificata (PEC) ma anche tramite compilazione di formulari online, oppure tramite invio postale con raccomandata con ricevuta di ritorno. Sempre più rara, ma comunque possibile, la consegna a mano.
Come trovare bandi di finanziamento: qualche consiglio e sito utile
Dovendo tener conto di numerose regole e vincoli risulta fondamentale consultare il bando anche durante la redazione del progetto, così da non perdere di vista elementi importanti. Accertati anche di aver raccolto tutti i documenti citati come necessari e preoccupati di leggere tutto con estrema attenzione. Se lo trovi utile puoi aiutarti sottolineando e annotando le informazioni salienti, riassumendo in una scheda gli aspetti più importanti. Ma dove poter trovare i bandi di finanziamento?
Il nostro consiglio è quello di tener monitorati i siti internet di Comuni, Camere di Commercio e Regione di riferimento, Ministero dello Sviluppo Economico ma anche di Fondazioni (come ad esempio Fondazione Cariplo), Associazioni di categoria (come ad esempio Confcommercio) o aggregazione di Enti pubblici e/o privati e Agenzie (ad esempio ABI oppure Invitalia) che mettono in campo specifiche progettualità. Per facilitare la ricerca e restare sempre aggiornati è possibile iscriversi a piattaforme di settore (ad esempio Contributi Europa oppure Il bando nella matassa) per consultare in modo facile e veloce le opportunità di finanziamento più adatte alle proprie esigenze.
Ti stai muovendo nel “mare magnum” dei bandi di finanziamento e hai qualche difficoltà nel presentare un progetto adeguato a concorrere a un bando? Assodonna, che promuove da anni l’imprenditoria femminile, conosce bene tali problematiche, perché riceve dalle utenti continue richieste di supporto. Pertanto ha deciso di fornire soluzioni e contributi pratici per aiutare le aspiranti imprenditrici a realizzare un progetto utile a richiedere un finanziamento. Senza un progetto ben fatto è difficile riuscirci.
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